ITC Enrico Tosi
Ultima modifica: 12 Ottobre 2018

Le parole chiave

Parole chiave per un progetto

Il nuovo Istituto Tecnico Economico Internazionale si distingue per uno stile decisamente orientato all’internazionalizzazione dei percorsi, all’imprenditorialità, all’innovazione didattica e organizzativa, all’utilizzo delle tecnologie come supporto per la didattica e favorisce una visione innovativa della funzione docente e della collaborazione tra reti di scuole.

Internazionalizzazione

L’internazionalizzazione è da intendersi come capacità di sviluppare modalità di apprendimento che, nel contesto classe e fuori da esso, promuovano reciprocità di attenzioni tra le varie realtà europee ed extraeuropee, momenti di condivisione di esperienze, nonché integrazione dei modelli culturali. Una politica di scambio attivo e partecipativo con realtà internazionali coinvolge i giovani e le loro famiglie in un rapporto di osmosi creativa e di conoscenza reciproca, alimenta una serie di rapporti interpersonali e interistituzionali nella prospettiva di logiche didattiche e formative interculturali.

Imprenditorialità

Uno dei concetti chiave che caratterizza l’impianto formativo è la forte tensione allo sviluppo dell’imprenditorialità, intesa come valore fondante. Per questo motivo il progetto incentra la propria azione sullo sviluppo delle competenze chiave che sollecitino nello studente la creatività e l’ingegno, in una dimensione di esperienza fattiva, di simulazione di situazioni reali, di alternanza tra i momenti di vita scolastica con un vissuto esperienziale concreto, fatto di conoscenza diretta dei fenomeni e delle diverse realtà con cui verrà in contatto. L’INNOVAZIONE DIDATTICA
Innovare la didattica significa porre al centro dei processi di insegnamento/apprendimento lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza. La pratica didattica del “Tosi” si basa da tempo sulla didattica per competenze, su un lavoro di programmazione collegiale che cambia i parametri della valutazione stessa, privilegiando un assetto che parta dalla definizione delle competenze da perseguire, definisca le relative abilità sulla base del profilo in uscita dello studente e si concretizzi in contenuti ad esse subordinati. Ciò determina in modo sempre più incisivo il passaggio da una logica disciplinarista a una logica interdisciplinare, che trova ispirazione nell’individuazione di assi culturali tesi a valorizzare proprio la didattica per competenze. La valutazione è orientata a evidenziare le acquisizioni in termini di sviluppo di competenze nell’alunno, orientandosi il più possibile a modelli di rilevazione che valorizzino la costruzione di un sapere pratico-operativo, fondato sul dato esperienziale e sull’attivazione di processi più che sulla passiva acquisizione di conoscenze teoriche; esige, per la sua stessa natura, una diversificazione consistente delle forme valutative, volta a valorizzare le diverse peculiarità presenti in ciascun allievo e a personalizzare i processi di apprendimento.