Sosteniamo l’AIRC, sosteniamo la ricerca
Tornano Le Arance della Salute di AIRC. Stop al fumo, corretta alimentazione ed esercizio fisico aiutano a prevenire la formazione di 1 tumore su 3. Basta questo dato a spiegare quanto sia importante adottare delle buone abitudini di vita ed ecco perché, anche quest’anno, l’ITE E. Tosi sostiene i volontari AIRC con un presidio informativo e di raccolta fondi che si terrà questo prossimo venerdì 25 gennaio, presso l’atrio al piano primo della nostra sede di viale Stelvio 173 a Busto Arsizio (VA).
I volontari AIRC si apprestano infatti a colorare d’arancio 3.000 piazze e più di 700 scuole con Le Arance della Salute, frutto simbolo dell’alimentazione sana e protettiva grazie alle sue straordinarie proprietà. Gustosissime arance rosse italiane che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi.
Sarà quindi possibile donare 9 euro per ricevere una reticella da 2,5 kg di arance e fare una scorta aggiuntiva di vitamine, ma anche marmellata d’arancia (vasetto da 240 grammi, donazione minima 6 euro) e miele di fiori d’arancio (confezione da 500 grammi, donazione minima 7 euro). I ragazzi delle seconde quadriennali, responsabili del banchetto, consegneranno inoltre una Guida con alcune preziose informazioni sulla prevenzione, in particolare su fumo e obesità, insieme a ricette sane e gustose a base di arance, firmate da Moreno Cedroni e Carlo Cracco.
Una battaglia, quella contro il cancro, che acquisisce ogni giorno nuovi strumenti grazie ai progressi della ricerca, ma che riconosce sempre più l’importanza dei comportamenti e delle abitudini individuali. Il fumo è il fattore di rischio evitabile che più incide sulla salute: in Italia una persona su quattro fuma, l’85-90% dei tumori polmonari è causato dalla sigaretta, che risulta essere anche all‘origine di molti altri tumori. Per ridurre il rischio di ammalarsi di cancro l’indicazione è non fumare o smettere subito nel caso si sia già iniziato. Anche il cibo che consumiamo può diventare un alleato per la prevenzione, se insieme riduciamo altri fattori di rischio come la sedentarietà e l’obesità. Alcuni tipi di tumore – quelli che interessano esofago, stomaco e intestino – sono più sensibili agli effetti dell’alimentazione. La conferma viene da grandi studi internazionali come EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) che per oltre vent’anni ha osservato le abitudini alimentari dei cittadini europei. Altrettanto importante associare ad una dieta varia ed equilibrata un’attività fisica regolare – almeno 30 minuti di camminata al giorno – contribuendo in questo modo a diminuire il rischio di tumore al colon e all’endometrio e prevenendo l’insorgere di quello al seno.